SISP | Convegno nazionale 2017

Urbino, 14-16 Settembre 2017

Call for papers: DEADLINE: 29 Maggio 2017 (23.59 CET)

 

Le proposte di paper (abstract) devono essere inviate entro il 29/05/2017 ai panel chairs esclusivamente attraverso l’area riservata MySISP.

Per inviare la proposta:

  1. Effettuare l’accesso a MySISP (o fare l’iscrizione – gratuita  e veloce – al sistema)
  2. Cliccare su Convegno 2017
  3. Cliccare su SUBMIT A PAPER e completare il form con le seguenti informazioni:
  • Il Panel all’interno del quale si vuole proporre il paper;
  • il Titolo del paper;
  • il proprio nome completo, l’istituzione di appartenenza e l’indirizzo email del primo autore e degli eventuali co-autori;
  • un abstract di non più di 2500 caratteri (spazi inclusi) che verrà pubblicato sul sito Web della SISP qualora la proposta venga accettata.

Il sistema provvederà ad inviare all’autore/agli autori una email di conferma dell’avvenuta ricezione della proposta di paper.

Attenzione: Se non si dovessero trovare queste email di conferma nella “Posta in Arrivo” dell’account di posta elettronica associato a MySISP, controllare la cartella “Spam” ed il “Cestino”. Nel caso in cui neppure in queste cartelle siano rintracciabili le conferme, contattare la Segreteria per un controllo.

IMPORTANTE: Non saranno accettate proposte inviate dopo la data di scadenza indicata.

Panel 5.2 Open Democracy? Open government e comunicazione politica nella social network society

Le logiche della comunicazione politica – e della politica più in generale – sono state trasformate nel corso degli ultimi anni dallo sviluppo dei social media e dalla profonda ridefinizione della sfera pubblica digitale, soprattutto nelle sue relazioni con la partecipazione politica. L’affermazione dei social media e di nuove forme (apparenti? presunte? potenziali? possibili?) di disintermediazione hanno messo in risalto l’emergenza di nuovi stili di comunicazione, sia da parte delle istituzioni sia da parte degli attori politici. A queste nuove emergenze sociali si è accompagnata la crisi di legittimazione della rappresentanza politica a cui le istanze partecipative (on-line e off-line) hanno provato a dare una risposta. Da una parte, la dimensione “verticale” dell’open government come luogo dell’accesso, della trasparenza e dell’accountability, dall’altra lo sviluppo di spazi di rappresentazione e deliberazione in rete, sia attraverso piattaforme di partecipazione democratica sia attraverso gli stessi social media (usati, a seconda delle circostanze, come strumenti di supporto o come spazi pubblici). In questa prospettiva, anche la networked intimacy è divenuta strumento di connessione nella sfera pubblica digitale.
A dispetto delle logiche partecipative che, almeno in teoria, l’open government e la “social network society” presuppongono, sembrano però emergere inedite forme di intermediazione che si muovono – senza vincoli apparenti – fra culture partecipative e nuove modalità di istituzionalizzazione della partecipazione. La “nuova” politica sembra bloccata fra l’insostenibilità del modello iperliberista del “capitalismo digitale” (come lo definisce Morozov) e la perdita di credibilità del sistema dell’informazione.
Il panel intende ospitare contributi che indaghino (anche in una dimensione comparata) come cambiano la comunicazione politica e quella istituzionale nella social network society e quale ruolo esse giochino nello sviluppo di culture partecipative, sia “dal basso” sia “istituzionalizzate” (come nel caso dell’open government). Sono ovviamente benvenuti anche studi sul valore della variabile comunicativa per i partiti, costretti a ripensare se stessi e le loro forme organizzative. E, infine, sulle relazioni fra big data, deep data e trasformazione dei regimi di visibilità e partecipazione.

Chairs: Giovanni Boccia Artieri, Emiliana De Blasio

 

Panel 5.3 Le strategie comunicative dei partiti della sinistra radicale europea fra spin doctoring e populismo democratico

Quali sono gli spazi e le prospettive per i partiti e i movimenti della sinistra radicale in Europa? Che relazione stabiliscono con i riformismi (sempre più apparentemente assorbiti da una logica neo-liberale) e i populismi, da cui la sinistra radicale sembra volersi distanziare nettamente (Damiani 2017). E, ancora, che ruolo gioca la comunicazione nella delineazione del difficile equilibrio fra tensione anti-sistema di tipo rivoluzionario e supporto alle istituzioni della democrazia rappresentativa? Come si coniuga l’uso dei social media (e l’adozione di tecniche di spin) con la prospettiva strategica del populismo democratico che sembra costituire una risorsa contro i neo-populismi anti-sistema?
Secondo diversi studiosi, il populismo – nelle sue varie e difficilmente definibili forme – rappresenta un passo indietro della sovranità popolare; al tempo stesso, però, esso sembra costituire una forma avanzata di rappresentanza, una sorta di nuovo “claim for representation”. Quale ruolo interpreta la comunicazione politica – e in particolare quella digitale – fra queste tendenze contrastanti? Come si collocano le strategie della sinistra radicale europea nel quadro della digital disruption? E, ancora, esiste una relazione fra il populismo democratico (e altre forme di populismo) e le trasformazioni attivate dalla digital disruption in Europa?
Il panel richiede interventi su questi temi (in italiano o in inglese), privilegiando una prospettiva comparativa.

Chairs: Giovanni Boccia Artieri e Michele Sorice